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Maipagura

E’ un esortazione a farsi coraggio, detto in modalità pavese. Oggi ne avevo proprio bisogno, e si, ce ne vorrebbero di+ di posti così, dove passa la paura di quello che si è fatto, detto, lasciato, cominciato.

Mi sono seduta e subito è arrivato Luca, “vuoi mangiare, sei sola?”

fa piacere essere accolti con un sorriso “no siamo in due e si vogliamo mangiare” Oggi, lo faccio raramente, ho scelto il tavolino da tre. Di solito mi siedo nell’angolo a destra del grande tavolo condiviso davanti al bancone, ma oggi, il posto era occupato e forse, anche io avevo bisogno un po’ di stare x i fatti miei (io sono nata il 30 di aprile e questo fa di me un toro. )

In un  bar uno va per consumare, ma anche per incontrare, per non sentirsi solo, per condividere. Sarebbe lo stesso a casa di un amico? Teoricamente sarebbe meglio, ma l’amico non sempre è pronto ad accoglierti, se poi è qualcosa + di un amico le cose si complicano un tantillo.

Allora meglio un bar, dove la condivisione, anche grazie ai grandi sorrisi di Luca e Giovanni fa parte dell’offerta, in qualche modo, anche se non ha prezzo, sta nel menù.

Oggi mi mangio un piatto, non ho voglia del panino veloce e qui ne fanno di buonissimi voglio coccolarmi un po’ ho indugiato sin troppo nel maltrattarmi, forse avrò fatto bene , anzi indubbiamente, lo so sono patetica!

Arriva Simona con una rosa, si perché oggi le rose te le regalano le amiche, a ballare, ti invitano le amiche, gli uomini vogliono tutti essere anticonvenzionali. Che orrore! Ma come faranno quelli che vengono dopo di noi? Passeranno la vita in un bar eterno, torneranno alla casa degli uomini? Come è tradizione in alcune popolazioni indigene?

Se c’è una cosa che ho imparato è che le donne si truccano e si acchittano, in qualche modo mentono sulle qualità del proprio corpo, gli uomini invece si stravolgono completamente: diffidate di quelli che parlano fitto fitto al primo appuntamento, facilmente hanno esaurito tutto quello che avevano voglia di dirvi.
Voglio dare un consiglio, magari a me stessa, la prossima volta che ti capita di trovarti in una situazione, diciamo non esattamente comoda, fai come fanno tutti gli altri, stai zitta e fatti i fatti tuoi, così potrai fare come meglio credi senza dichiarare inutili palle in buca. che poi queste palle si sgonfiano e ci ritroviamo come al solito poi

lugano

La svizzera, quella italiana, quella che noi della bassa in qualche modo ci vien facile di ricordare. Banche e cioccolato, questo è ciò che tutti sanno, ma noi siamo andati a guardare + da vicino frammenti di giappone. Le foto di Haraki, per cominciare, familiarizzando con la la parola kimbaku che in occidente traduciamo Bondage, con il CONCRETO del GUTAI , con l’Ineffabile perfezione della scuola di fotografia all’albumina di Felice Beato, e con le incredibili immagini della primavera, SHUNGA . Siamo stati accompagnati, grata al mio lavoro, a tutti cololoro che hanno passione per ciò che fanno, senza rischiare di perderci in trduzione.

L’arte è quell’urgenza di portar fuori ciò che è dentro, di rendere sensibile e visibile ad altri che noi stessi ciò che nel + profondo ci riguarda .

Mi è parso di capire che l’arte, è arte perchè ha un mercato, mi è parso di intendere che il denaro ha vicariato, all’arte, il suo potere e il suo status , mi si è fatto intendere che l’arte, come il denaro, necessita di libera circolazione, hanno suggerito che per garantire neutralità all’arte e al suo status occorre tradizione, tradizione nel dimostrarsi irremovibili rispetto alle motivazioni che altri accoglierebbero come sensate, e toglierebbero al forziere la sua forza,

La passione e quindi anche l’amore, ha strane forme e assurdi modi di rendersi visibile, la mia esperienza di Lugano: un assoluto privilegio.

nuovo PSR

FEUDALESIMO: Hai 2 mucche. Il tuo signore si prende parte
del latte.
SOCIALISMO PURO: Hai 2 mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. Tu devi prenderti cura di tutte le mucche. Il governo ti da’ esattamente il latte di cui hai bisogno.
SOCIALISMO BUROCRATICO: Hai 2 mucche. Il governo le prende
e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. A prendersi cura di loro e’ un gruppo di ex allevatori di polli. Tu devi prenderti cura delle galline prese agli ex allevatori di polli. Il governo ti da’ esattamente il latte e le uova di cui i regolamenti stabiliscono che hai bisogno.
FASCISMO: Hai 2 mucche. Il governo le prende entrambe,
ti assume perche’ te ne prenda cura e ti vende il latte.
COMUNISMO PURO: Hai 2 mucche. I tuoi vicini ti aiutano
a prendertene cura e tutti insieme vi dividete il latte.
COMUNISMO RUSSO: Hai 2 mucche. Tu devi prendertene cura,
ma il governo si prende tutto il latte.
DITTATURA: Hai 2 mucche. Il governo le prende entrambe
e ti spara.
DEMOCRAZIA DI SINGAPORE: Hai 2 mucche. Il governo ti multa
per il possesso non autorizzato di due animali da stalla in un appartamento.
REGIME MILITARE: Hai 2 mucche. Il governo le prende entrambe e ti arruola nell’esercito.
DEMOCRAZIA PURA: Hai 2 mucche. I tuoi vicini decidono
chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: Hai 2 mucche. I tuoi vicini
nominano qualcuno perche’ decida chi si prende il latte.
DEMOCRAZIA AMERICANA: Il governo promette di darti 2 mucche
se lo voti. Dopo le elezioni, il presidente e’ messo sotto impeachment per aver speculato sui “futures” bovini. La stampa ribattezza lo scandalo “Cowgate”.
DEMOCRAZIA INGLESE: Hai 2 mucche. Le nutri con cervello
di pecora e loro impazziscono. Il governo non fa nulla.
BUROCRAZIA: Hai 2 mucche. All’inizio il governo stabilisce
come le devi nutrire e quando le puoi mungere. Poi ti paga per non mungerle.
In seguito le prende entrambe, ne uccide una, munge l’altra e ne butta via il latte. Alla fine ti costringe a riempire alcuni moduli per denunciare le mucche mancanti.
ANARCHIA: Hai 2 mucche. O le vendi a un prezzo equo, oppure
i tuoi vicini provano a ucciderti per prendersi le mucche.
CAPITALISMO: Hai 2 mucche. Ne vendi una e ti compri un
toro.
CAPITALISMO DI HONG KONG: Hai 2 mucche. Ne vendi tre alla
tua societa’ per azioni, usando le lettere di credito aperte da tuo cognato presso la banca. Poi avvii uno scambio debito azioni con un’offerta pubblica, e riesci a riprenderti tutte e quattro le mucche con uno sgravio
fiscale per il mantenimento di cinque mucche. I diritti sul latte di sei mucche sono trasferiti tramite un intermediario panamense a una compagnia delle Isole Cayman di proprieta’ dell’azionista di maggioranza, che rivende alla tua Spa i diritti sul latte di tutte e sette le mucche. Il bilancio annuale afferma che la societa’ e’ proprietaria di otto mucche, con un’opzione sull’acquisto di un’altra. Nel frattempo tu uccidi le due mucche perche’ il latte e’ cattivo.
AMBIENTALISMO: Hai 2 mucche. Il governo ti vieta sia di
mungerle che di ucciderle.
FEMMINISMO: Hai 2 mucche. Loro si sposano e adottano un
vitellino.
TOTALITARISMO: Hai 2 mucche. Il governo le prende e nega
che siano mai esistite. Il latte e’ messo fuori legge.
POLITICAL CORRECTNESS: Sei in rapporto (il concetto di
“proprieta’” e’ simbolo di un passato fallocentrico, guerrafondaio e intollerante) con due bovini di diversa eta’(ma altrettanto preziosi per la societa’) e di genere non specificato.
CONTROCULTURA: Ehi, capo… tipo che ci stanno due mucche.
Oh! Devi proprio farti un tiro di ‘sto latte.
SURREALISMO: Hai due giraffe. Il governo ti costringe
a prendere lezioni di fisarmonica
SOTTO WINDOWS 95/98: Hai bisogno di un po’ di latte: provi
a mungere una vacca, ottieni il messaggio “Errore di generale di protezione al corno FFFFF, se il problema persiste contattare il fornitore del bovino”, e ti si impiantano tutte e due le vacche. Su Internet trovi
che è possibile aggiornare i drivers, scaricando il file “Cow_OK.dll”, di 18 mega. Dopo un paio d’ore di modem, lo inSTALLI, fai ripartire le vacch… pardon, il sistema, il quale non riconosce più le mammelle. Allora devi reinSTALLARE tutto daccapo: formatti (a bastonate) le vacche, installi WIN95, a quel punto provi a mungere, e ottieni latte rancido. Abbatti le due vacche e vai in vacanza all’Hotel Flamingo

Eroi, martiri e ignoti soldati

Non si sa bene perchè le emozioni si sentano nel petto. Forse si sa , sono io a non saperlo. È per questo che associamo il cuore ai sentimenti?
Ho Incontrato il Cardiologo Prof. F. (che si occupa di sostenere in prima persona un’associazione senza scopo di lucro a favore di bambini cardiopatici nel mondo)

sembra che la mortalità infantile dovuta a questo tipo di patologia sia tra le emergenze nel mondo dopo fame, infezioni, carenza di acqua.

Dalla piccola esperienza che ho nel campo, mi sono fatta l’idea che chi lavora per la cooperazione e lo sviluppo cerchi emozioni e se la strada per sentirsi vivo e giusto è la soluzione dei problemi di sopravvivenza altrui, ben vengano i problemi. Anch’io nel mio piccolo ruolo di ignoto soldato sono andata all’appuntamento con la speranza di ricavarne emozioni e, va da se, fare il mio lavoro.

Non abbiamo fatto giri in reparto, non ho messo le mani ne gli occhi su nessun corpicino offeso. Mi sono seduta ad una scrivania di noce e come al solito, lui ha parlato e io ho solo pensato.
Lui diceva quanti bambini aveva o avrebbe potuto operare, bambini con malformazioni congenite, che “meritano di vivere”. Io pensavo a quante probabilità di sopravvivenza post operatorie avevano questi bambini una volta tornati a casa. Lui mi faceva vedere foto di mamme con le loro creature :“sono persone dignitosissime” e io pensavo a quale dignità ci può essere nel cuore di una donna il cui figlio è destinato a morire mentre quello che porta nel grembo avrà probabilmente la stessa sorte, grazie a ordigni e veleni di cui il suo paese natale è stato disseminato.
Lui parlava di ciò che avrebbe voluto fare, organizare, migliorare e ottenere, e di quanto aveva predicato ad ogni porta politica e burocratica per averne in cambio solo parole vuote e nessun reale aiuto, “faccio quello che posso con il piccolo aiuto che mi danno le aziende e le persone che hanno un cuore”. Io pensavo che conosco giovani in gamba che hanno girato il mondo in cerca di un occasione molto + banale di quella che ha avuto lui. Pensavo che non importa quanto piccole o grandi siano le ambizioni, la frustrazione è sempre troppo grande per ogni vecchio o giovane cuore.

Il professore mi mostra uno slide show del suo operato nel mondo, mi parla di riconoscimenti ottenuti da leaders di altri paesi, poi si gira ed estrae dal cassetto una foto. Me la porge e dice chi è questo? Io vedo due uomini che si stringono la mano. I loro profili quasi intenti a dare la schiena. Uno dei due dev’essere lui stesso, lo intuisco + che vederlo e l’altro… “chi è?” mi chiede lui “chi è?” gli rispondo io e mentre lo dico so che sto dicendo la cosa sbagliata “ma è Gheddafi naturalmente! “ e prosegue spiegandomi che le sue sono anche missioni di pace e speranza in quei paesi che noi consideriamo nemici.
Adesso, mentre scrivo, vedo quest’uomo entusiasta che affonda le sue mani guantate di lattice in piccoli toraci aperti e sanguinanti, e penso all’emozione di giocare a fare Dio che prova ogni volta che il bisturi incide la pelle bianca o nera di un corpo per “arivare al cuore”. E penso che per quel tipo di emozione molti sarebbero capaci di uccidere e lo hanno fatto.
Penso che il bene e il male sono nella stessa coppa e che dipende da che parte uno beve. Penso che ci vorrebbe un premio al valore per quell’esercito ignoto di idraulici ragionieri, infermieri, muratori e spazzini che hanno voglia di fare il loro mestiere invece di pensare che questa vita è costellata di fogne inesistenti, bilanci che non quadrano , malati che non guariscono, case che non stanno in piedi e strade eternamente sporche.
Penso che la ragione del nostro stare al mondo dovrebbe essere “fare le cose” allora tutto avrebbe un senso, perchè le cose si fanno ogni giorno.
Penso che a tutti piacerebbe pensare alla propria vita come in quella pubblicità della Rai dove ognuno è un eroe, un protagonista, per aver fatto quello che fa.

Lo sapranno quei bambibi dai piccoli corpi attraverasati da tubi che oggi come domani saranno famosi testimonial della miseria nel mondo, eppure, nessuno mai si ricorderà delle loro facce, meno ancora delle loro storie?

la navetta del tempo

Non stiamo parlando di dischi volanti ma di tempo che vola e noi che non ci saremo + e oltre a noi anche i figli dei nostri figli. A chi di noi piacerebbe sapere chi e che cosa faceva un consanguineo vissuto quei 500/1000 anni prima del 2007?

un messaggio in bottiglia che ci raggiunge attraverso il tempo. In realtà un contenitore che nel suo ventre nasconde oggetti che raccontano chi siamo stati e cosa facevamo per occupare il tempo, oltre a scavare buche e giocare alla caccia al tesoro del millennio.

A questo progetto proposto da Flavio, tutti possono partecipare contribuendo – in una prima fase test finalizzata a sperimentare la possibile depauperazione degli oggetti (carta, foto, batterie, legno ecc) da parte di aggressori tipo clima, animali, gente che scava senza permesso ecc..- con “messaggi per i posteri”
In sostanza mettiamo a disposizione un contenitore stagno che rimarrà sepolto per un anno, una punta di spillo comparato a qualche secolo, ma un po’ dovrebbe aiutarci a capire come conservare le cose perchè non vengano disperse nell’ambiente.

Oviamente si accettano suggerimenti sulla longevità e possibilità di lettura dei supporti utilizzati per tramandare le nostre memorie.

Aspetto commenti e suggerimenti (anche pratici su come siggillare e conservare l’involucro): la data di sepoltura è prossima

Caro Martin chi sa se leggi ancora elasticgirl, sicuramente non ci scrivi +, ci sono periodi up e down per ogni cosa diciamo che questo povero blog ha visto tempi migliori.

Questa notte ti ho sognato e siccome io di solito sogno donne che rimangono incinte o che danno alla luce credo che siate sollevati di sapere che non ho sognato Tabata.

Comunque era un sogno strano e inqueto dove tu avevi a che fare con qualcosa di losco ma non ricordo molto perchè mi sono svegliata e poi le cose hanno cominciato a dissolversi nella nebbia di Boschi.

Si questa mattinac’era la nebbia e speriamo proprio che il sole riesca a vincere le nubi perchè sono stufa di farmi pungere dall’agopuntursta che midice, e credo sia vero, che sono piena di umidità.

Che novità?

Abbiamo innaugurato il nostro piccolo ciclo di letture compartecipate, qualsiasi cosa voglia dire, comunque si sta un po’ insieme, si legge, si dicono cattiverie e cose sagge e anche un sacco di cazzate. C’è chi dice che dovremmo recitare, chi cantare e chi si accontenta gode tra le quali io.

Faccio un piccolo “a parte ” per Carla se mi leggi ti ricordi di che si discuteva nell’orto metre le zanzare discutavano tra loro chi delle due avesse + buon sangue? Bhe credo che ci siamo e forse sono riuscita ad affrontare la cosa non affrontandola affatto. Ho scelto il percorso di Santiago la fede mi aiuterà a superare gli ostacoli. Ma che scelta ho?

Quest’hanno abbiamo piantato il doppio dell’orto e suppongo che potremmo sfamare tutti gli ospiti del caso anche se da quanto ho capito della famiglia del TUDESCH forse vedremo Giulia…però non sperate di stare tranquilli perchè potremmo sempre decidere di venire noi a trovarvi.

un bacio a tutta la band

Priscilla

Ps vi mando presto una foto della nostra banda e i nuovi affiliati

il tempo

se uno si facesse affliggere dal tempo perso allora dovrebbe rinunciare a muoversi.

Per andare dal punto a al punto b il tempo è necessario ma quanto tempo di permanenza tra i vari punti

Sono in aereoporto dalle 11 e forse per le 18 partirò per la mia destinazione. arriverò a toccare terra alle 20 e ripartirò domani alle 12

tempo di viaggio 12 ore circa tempo di permanenza compreso sonno 12 ore

In + il pc in dotazione nella saletta vip fa schifo e si riesce a stento a battere sui tasti.

Cara Carla

perdona il mio assenteismo ingiustificato
Non scherzare, la tua camera è li che ti aspetta,magari un po’ chiusa e impolverata

Ho chiesto al papà di Tabata di dare un occhiata alla macchina, di cui credo avrai bisogno, staccare la batteria è sicuramente un ottima precauzione ma poi si suppone che uno la sappia riattaccare e se si trattasse di me avrei qualche dubbio.
Tabata mi è venuta a trovare e abbiamo parlicchiato un po’ di tutto ma specialmente della residenza di Boschi.

Qui si sono tutti dati all’edilizia il mattone va + del pane sempre tutti occupati e molto cari, gli operatori palazzinari, per non parlare degli artigiani ai quali chiedi preventivi prima di natale e non se ne sa nulla nemmeno per pasqua.
Tra tutte le esperienze di ristrutturazione la persona che + mi è semrata appagata (non ho sentito lamentele, ma elogi) è Corinna Colombo. Forse quando vieni potresti scambiare due chiacchiere con lei che a quanto ne so ha fatto tutti interventi conservativi ma proprio per questo a mio avviso difficili da realizzare e questo mi fa pensar bene degli operatori che ha scelto.

Ho molta voglia di vederti, cerca però di darti una sbiancata prima di arrivare o i geometri locali ti prenderanno poco sul serio (è la condanna di chi vive sudandosi il pane al sole) e se li trovi portami qualche seme di piretro
priscilla

amiche di downunder

Ciao Brbara,
è sempre un piacere sentirti,
Da questa parte del globo come saprai dal mio blog succedono forse le stesse cose che da qella a testa in giu solo che le giornate in inverno sono molto corte e il tempo sembra passare + velocemente.
Come si sono evolute le questioni familiari?
Tua madre? Giorgio?
Spero che venendoin italia tu riesca a ritagliarti un po’ di tempo magari per passare qualche giorno qui da noi
Questo per me è il periodo peggiore dell’anno perchè si apre la voragine bdjet da fare per l’anno fiscale in corso.
Sono sempre fra computer(proposte, ordini, acquisti) e visite ai clienti.
Spesso penso alla mia vita da australiana spensierata con pochi pensieri e quasi niente da fare tutto il giorno.
Non mi lamento perchè le cose vanno bene ma non posso non notare che giorno dopo giorno il mio corpo e la mia mente subiscono trasformazioni permanenti.
Vorrei avere un week end che durasse almeno una settimana e un paio di mesi di vacanze all’anno.
sono le 5 di mattino qui e io non riesco a dormire, probabilmente tu ti stai preparando ad andare a letto, li è ancora estate, qui inverno. insomma siamo proprio agli antipodi.
é qualche giorno che un’altro vitello(più in carne , con corna e il resto) si è stabilito da noi, bruca nell’orto, dorme nella gabbia dei polli. Io amo tutti gli animali ma le vacche fnno un sacco di cacca e vicino a loro ci sono mosche anche d’inverno. Basta questo per farmi riflettere sui motivi dell’intolleranza, quello che è troppo diverso da noi o lo assimiliamo( na vacca è un po’ difficile da rendere nostro simile) o lo assoggettiamo(alleviamo trinceriamo, macelliamo) Questa vacca che è venuta in vacanza da noi ci mette in crisi, non sappiamo come comportarci, parliamo più della vacca che di tutto il resto della nostra incasinata vita, come se fosse un sassolino incastrato tra le noste mucose di mollusco.
Ripensando a Sydney me la figuro proprio come un grosso mollusco pieno di sassolini diventati perle irrorate dalla saliva dell’indifferenza, dove tutti curano il loro piccolo spazio e nessno perde tempo a provare a calarsi nella realtà dell’altro. Tutti lucidi e un po’assopiti, sprofondati nel confort rigenerante e morbido della grossa conchiglia che provvede per tutti generando ogni giorno ricchezza.

Dammi tue nuove, via blog o mail come preferisci ma dimmi di te
he ne è di Barbara? raccontami di tutti
un abbraccio
Priscilla

non abbiate paura non vendo nulla al massimo compro

GheoCiao Priscilla,

meno male che c’e’ il tuo blog cosi ogni tanto riesco a sapere qualcosa di te quando rispondi a Martin. Io di queste cose tecnologiche non capisco niente e non so neanche come risponderti. Spero che questo indirizzo sia corretto e che tu riesca a leggere quello che ti scrivo e magari rispondere….

Ciao Barbara
è un piacere ricevere posta da te
L’indirizzo che hai usato funziona, ma se vuoi rispondere sul mio blog basta che clicchi su Comments alla fine del testo e ti ritrovi a leggere i commenti degli altri oltre a poterne scrivere uno tuo. Lo dico anche per tutti quelli che non hanno ancora osato farlo.
Il blog è li per questo, per essere usato da tutti e non solo da me se no che blog è?

Ciao Priscilla,é stata una gioia ricevere tue notizie!!Quando capita
salutami”quel cugino che aspetta due gemelli”se ancora si ricorda di me(si
chiama Gianluca???).Poi vorrei vederti al più presto visto che capiti a Roma
così di frequente:sarò davvero felicissima di rivederti!!!!Fatti viva appena
hai un attimo!!!Spero di venirvi a trovere fra qualche anno,quando Filippo
sarà più grande e potrà stare qualche giorno senza vedermi.Non vedo l’ora di
viaggiare un pò ed andare a trovare i miei amici sparsi per l’Italia!!Ti è
piaciuta la foto che ti ho mandato?So benissimo che hai due figli:non ti
ricordi che ti ho telefonato a Lipari dopo la nascita di Geo?Mandami una
foto della tua famiglia così vedo quanto sono cresciuti i piccoli!Ti penso e
mi manchi molto,un bacione,Rosa Maria.

Ciao RosaMaria,

spero che tu non intenda aspettare che tuo figlio faccia il militare, anche perchè hanno sospeso la leva obbligatoria.

Se non riusciamo a vederci almeno raccontami di te e di quello che succede in quelli di Roma (naturalmente sul blog) meglio rtrovarsi virtualmente che non ritrovarsi affatto

baci Priscilla

Cose che capitano

mucche alla riscossa

se abiti in una grande città ti può capitare di tutto ma se abiti a boschi di Travacò e non hai chiuso il cancello, può succedere di adottare un vitello di poche ore, magari abbandonato dalla mamma in un campo. Mamma che non si trova e piccolo che ha fame. Telefoni a parenti e amici ma nessuno che sappia di chi è sta piccola quadrupede scalciante.

Scevola, propietario dei boschi mi dice”mettila in forno” ma io non mangio carne e nemmeno voglio un cucciolo di mucca seppellito nell’orto. Compro il biberon da mucche, faccio un giro di telefonate e alla fine due ore di lavoro e un po’ di espedienti… la piccola mucca ha mangiato e passato la notte nel nostro garage. I cani hanno dormito fuori e noi non abbiamo dormito affatto perchè i primi abbaiavano e la seconda rispondeva di muggito.

Questa mattina alle 8 il pastore o mandriano, non so, è venuto a reclamare il cucciolo. Mi ha detto:”ma come ha fatto lo sa che è difficilissimo che una vitella appena nata succhi dal biberon? ”

Gli ho risposto:”Quasi difficile come trovare un vitellino abbandonato fuori dalla tua porta di casa”

risposte

ciao Martin,

sono contenta che siate arrivati ad una meta +0- stabile anche se spero che vorrete continuare a scrivere sul blog e che riusciate anche a coinvolgere altri.
Scusate se sono stata latitante, ma quaest’anno il lavoro ha richiesto tempo e dedizione e speriamo dia i suoi frutti così da poterci anche noi nuovameente inoltrare sulla via dei viaggi.
Per quanto riguarda commenti e pettegolezzi ne ho parecchi, ma non so se sono nello spirito… mi limeterò a raccontarti un po’ di fatti, prima però,
rispondo a un po’ di domande

Nessun problema per le refernze professionalii, accertati solo di darmi come referente e se in caso dai il mio nr di cell. . Magari mandami una cp aggiornata del tuo cv.. sul fronte no profit l’attività ha preso una piega “pro bono”, nel senso che stiamo distribuendo comunicati gratuitamente: siamo riusciti ad interessare così l’università di Pv che contribuirà al progetto con stagisti e forse si riaprirà il progetto (da te in linea di pensiero proposto a suo tempo) con un ciclo formativo alimentato dal corso di laurea http://noprofit.lulop.com/index.php.

Per quanto riguarda tuo zio credo che la cosa migliore sia che si metta in contatto direttamente con me o Lorenzo, mandandoci una mail

Il bimbo peloso è un po’ disubbidiente e scappa ogni tanto. Gli ha fatto compagnia Mordicchio un paio di volte e so che stanno rimettendo a posto la staccionata per vedere di arginare il problema. Tiziana, come te, pensa che come Lapo anche Mordichhio porti in giro Tex . Certo è che questo tuo cane non perde occasione di socializzare. Ne sa qualcosa anche il propietario delle mucche al pascolo nel bosco di Scevola: lo ha riportato a casa (tra l’altro a casa nostra convinto che ne fossimo i padroni) un paio di volte.
C’è stato anche un piccolo episodio di violenza: un giorno viene a trovarci Tomas con i cavalli e i cani ,non so bene per quale motivo, Tex e il suo maschio prendono a ringhiarsi e poi si afferrano. Li abbiamo dovuti separare tirandoli per la coda. A parte questi piccoli incidenti mi sembra che il peloso se la passi abbastanza bene.

I nostri figli e quelli degli Andreolli vanno tutti a scuola insieme trasportati dalla mitica panda alla guida Caroline fedele compagna ops, moglie di Vinicius.
Vinicius passa le sue giornate davanti al computer, studia, o così ci dice. Credo che rimarranno entrambi per un po’ visto che anche Caroline ha intenzione di iscriversi all’università non appena il suo italino migliorerà

Arianna passerà presto dallo stagismo al lavoro con lulop, Stefano fa oramai parte dei nostri e Luca si è trasferito anche lui a Boschi in una delle stanze della casa vecchia. Michele millanta l’acquisto di una macchina, ma per il momento ,come il nostro nuovo e apprezzatissimo stagista Jan, approfitta del sevizio navetta (Panda Caroline).
Illusi e abusati dai soliti fornitori di rete, sognamo banda larga a profusione da poter diffondere e condividere con il resto degli abitanti della zona. Invariabilmente delusi rimaniamo però ancora alla mercè di telecom con i soliti alti e bassi e demoralizzanti periodici periodi di isolamento.

Tomas va spesso a cavallo con Lorenzo io invece mi intrattengo in lunghe chiacchierate e stiamo meditando di mettere su un piccolo teatro cooperativo dove cantare, leggere, interpretare sul prato e tra amici e conoscenti a turno.

Con gli Andreolli si è discusso e pianificato più volte su investimenti futuri che vanno dal dividere l’acquisto di un trattore a costruire una casa comune sull’albero. Per il momento sono solo chiacchiere ma questa primavera io e Flavio innaugureremo probabilmente un orto comune.

Il parco cani si è ingrandito. Infatti abbiamo avuto altri due resi: Scheggia e Charly, anche loro accusati di fare troppi giri in giro, ma da quando sono arrivati (un paio di settimane) non si sono mai mossi e purtroppo hanno ingannato il tempo rosicchiando tutto quello che è a loro portata.

Il campo di fronte al nostro è stato venduto da Massimiliano a Scevola, siamo riusciti a trovare un’accordo per rientrarne in possesso per due terzi non appena acquisita la qualifica di imprenditori agricoli. Anche Massimiliano è diventato un frequentatore + assiuduo dei Boschi. Abbiamo comprato da lui olio toscano e avendo distribuito campioni tra amici ogni tanoto torna a consegnarne una cassa.

In piazza hanno costruito una nuova casa e penso che in primaverà sarà anche finita

Insomma all’appello manca solo la famiglia dei tedeschi che sta in Africa

Rimane il mistero delle cose che hai spedito e non sono mai arrivate

Di a Tuo padre che ho ricevuto il messaggio e non ho risposto perchè sono una pigra, ma che la batteria è stata scollegata la settimana dopo che Giulia ha lasciato Boschi.
A proposito, che ne sai dei lavori che dovrebbero aver lugo nella vostra futura dimora ?

Abbraccia per me chi puoi. Spero di rivedere tutti e ognuno di voi nel + breve tempo concesso al nostro destino di vite riunite per caso dal confluire di due fiumi

Priscilla

Africa e blues

Cari amici,

suonerà strano, ma proprio dall’Africa mi permetto a fare pubblicità per uno spettacolo che si tiene stasera. Non mancate Fabrizio Poggi ed i suoi ottimi musicisti-amici! Non ditemi che c’è qualcosa alla TV o che i bambini sono ancora piccoli, per carità. Il blues deve essere più forte di fronte a questi impicci.

Per quanto riguarda il desert blues vi raccomando un CD di Ali Farka Touré e Ry Cooder. In Africa Orientale purtroppo niente deserto, ma piove tanto da fare soffrire e morire non poca gente. Per quanto concerne la Somalia ci pensano i neo-martiri. Ieri in fatti una donna si è fatta esplodere a Baidoa uccidendo otto persone.

Viva International Aids Day, soprattutto per la beata gente che può permettersi the antiretroviral drugs.

Statemi bene, fiö della nebbia. Alexander

Spaziomusica Via Faruffini Pavia

VEN 1 Dicembre
FABRIZIO POGGI e TURUTUTELA
Grande festa della musica popolare con: FABRIZIO POGGI E TURUTUTELA in concerto per presentare il loro nuovo splendido cd: “La storia si canta” . . Un commovente e sentito omaggio ai leggendari cantastorie pavesi e alle nostre mitiche mondine. Un disco e un concerto che riscopre e sottolinea
l’impegno e la passione civile della nostra musica popolare e squarcia il velo su quello che si può definire il vero blues italiano. Una serata ricca di buona musica e di prestigiosi ospiti e collaboratori presenti nel disco di Fabrizio e dei Turututela.
http://www.turututela.com

 
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babbo natale

Come mamma posso dire che è diventato sempre + difficile fare regali di natale soprattutto quando si tratta di giocattoli.

per i miei figli compilo questa lista per aiutare chi mi ha chesto: “ma cosa porta babbo natale a lupo e geo” e utilizzando il lato sociale del mezzo che sto usando, prego chi sceglie di rispondermi con il nome di quello che si è scelto e la rispettiva lista della figliolanza, siccome il tutto è pubblico tutti saranno al corrente e non si rischiano errori o doppioni
Geo:

Tartarughe paleopatrol
Playset covo delle tartarughe
Poweranger spd con moto
Maginext megattrex rosso
Cibertron trasformer leobreaker

la casa dei Gormiti
Lupo:

Piragna panic
Il mondo dei dinosauri clementoni
Lego exoforce 7704
Lego bionicle 8764 vezon e fenerakk
Monopattino
Lego football stadium

Carte lamin di Dragonball

per amore solo per amore

Storicamente, almeno per i cristiani, la nascita di un bimbo è la soluzione alla crisi, se si tratta di una crisi morale, etica, politica(intesa come dover scegliere da che parte stare).
Il bambino gesù nasce per risolvere la crisi e ancora oggi in maniera più o meno osservante lo ricordiamo.
Amore? si credo ci sia amore nello scegliere di avere un figlio, anche se lo si desidera per salvare la coppia, ma non credo che questo voglia dire amore per il partner, ma amore e basta, che vogliamo riversare in un figlio. Un figlio che se cresciuto con amore ci amerà.
Forse ci amerà più del partner, non è quello che sperano tutte le mamme?

in trincea

abbiamo avuto qualche giorno di duro lavoro.Telecom porta i cavi ma non fa scavi.
Lo ha detto il tennnnnnnnnico che si è presentato qui senza nemmeno un foglio o un metro per prendere due misure.
Sembrava reduce da una gara endurance-degustazione di vino novello e ogni volta che gli facevi notare che un palo stava per cadere o che la linea si stendeva sul prato alla portata di cani, topi e passanti, ripeteva: “non ce la faccio più mi gira la testa”
Ma in questi giorni è meglio non parlare di Telecom lo fanno gia tutti
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vita di coppia 7.780.000 risultati

Che ci sarà mai da dire sulla vita di coppia, google non pensa, ricerca e produce sette milioni di risultati, abbondanti. Vita di coppia e figli solo 3.330.000.

Lo prendo come un segno, quando ci sono figli si parla molto meno della coppia. Quindi più figli ci sono meno se ne parla. E allora è vero che se sei in crisi fai un figlio così esci dal problema e non ne parli più.

Ma che ragionamento tutto femminile, scusa ma la coppia è eterosessuale, lui potrebbe decidere di comprare una macchina che se fosse satato soddisfatto non si sarebbe comprato mai : automobili su google più di 17.000.000 risultati; e poi le macchine una volta costavano un sacco di soldi, invece adesso è esattamente come fare un figlio: sull’onda dell’entusismo entri, fai il guaio, e paghi a rate

Certo poi sali in macchhina e nel silenzio si ricomincia a parlare della coppia, invece un bambino non sta zitto mai si fa sentire quando è più inopportuno non ti da il tempo di pensare e vuoi mettere la scusa “non ora il piccolo a fame” contro “non ora devo andare a controllare il livello dell’olio”?

Scusa ma non è più facile parlarne e risolvere il dannato problema di coppia?

Come si vede che sei un uomo, secondo te qual’è il problema?

Che ne so sei tu a parlare di problemi

Ecco vedi gli uomini non riconoscono mai i problemi, e se non li riconoscono come fai a prlargliene?

Ma scusa quella mamma che ha messo al mondo un secondo figlio per salvare il primo con cellule staminali provenienti dalla seconda gravidanza? non la avevi tanto criticata?
Si ma lei aveva buone possibilità di ritrovarsi con due figli malati al posto di uno, mettere al mondo un figlio non è come creare un clone per poi rubargli alcune cellule e giocare a dio in camera operatoria.
Forse, ma la coppia invecchia e i figli che crescono ti odiano per le scelte che hai fatto, così invece di avere un problema di coppia hai un problema di famiglia.

Vero, ma nel frattempo la coppia invecchia e forse diventa più saggia. Google 55.300.000 risultati

METTI UNA SERA A CENA

Metti una sera a cena, anzi a grigliata.
Gruppo molto eterogeneo, campo di attività tra le pù varie, scopo della serata:conviviale per alcuni sessuale per altri.
Comunque il succo è che se ti siedi con le gambe sotto a un tavolo bevi qualche bicchiere, le donne parlamo di case e di figli, gli uomini di politica anedottica o di sesso.

Tutto molto scontato non si sono dette ne sentite grandi verità tranne una: sessualmente la donna muore prima dell’uomo = In una coppia la donna deve essere + giovane di una decina di anni.

Penso che rimetterò questo giudizio ai i uomini e donne che pensano di avere qualcosa da dire in merito.

life is now

libro-inizio.jpgsembra lo slogan di Vodafone, ma non lo dice Totti, piuttosto un altro tipo di personaggio mediatico e sicuramente legato alle parole e non alle immagini eppure le immagini che usa sono le stesse:
“il passato è una scatola piena di illusioni. Sono ricordi dai quali cancelli ciò che non ti piace e rielabori ciò che ti piace. Il futuro è una scatola vuota;oggi lavoro domani in pensione andrò a pescare, e chi ti dice che ci siano ancora pesci domani. La vita è adesso. ”

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domanda di divorzio

26052006(011).jpgquando uno si sposa di solito fa festa per presentare la sposa,
Lo ha detto anche il prete all’ultimo a cui sono stata”siamo qui per accogliere Alessandro e Elke” nella nostra comunità”
Durante il matrimonio è stato celebrato anche il battesimo di una delle damigelle, insolito, anche perchè la bimba aveva 11 anni e con fatica l’avrebbero dovuta sorreggere in più d’uno per intingerla nella fonte battesimale. Fortunatamente uno spruzzo di acqua santa è stato sufficiente per presentare anche lei alla comunità.
Penso, anche quando uno intraprende l’ultimo viaggio, indipendentemente dal suo credo, la famiglia e amici organizzano una festa di estremo saluto: il funerale.
Perchè quando uno divorzia non è di rito nessuna festa? forse le comunità si possono lasciare solo indipendentemente dalla proria volontà e in maniera definitiva, anche se non ci si sposa in chiesa, anche se si celebra con un bicchiere di vino e la benedizione di una giornata di sole in compagnia di amici.

Sailing

It is time to go back, back to the days we travelled, back to times when home was there and we elsewhere.
Have a look at the past take inspiration for the time to come

for us in Africa it was 1999, but if you rather stay with this century take a look at Martin india mails

Cape town

Sabato 3 agosto abbiamo messo piede per la prima volta sul suolo sudafricano. Siamo in Africa, testa in giù rispetto all’Europa eppure nulla sembra drammaticamente diverso. La fila per passare la dogana è immensa, ma quelli come noi che hanno un bimbo sono favoriti e dopo nemmeno cinque minuti veniamo condotti in un ufficio a parte, ci fanno accomodare mentre un ufficiale di polizia bianco si occupa delle formalità. I bagagli non tardano a comparire sull’affollatissimo nastro, all’uscita ci aspettano due ragazze dell’agenzia immobiliare. Ci accompagnano a ritirare il cane con un microbus. Jobbe non è più nella sua gabbia ma in un’altra di legno fornita dalla BA: costerebbe oltre duecento mila lire ma la nostra accompagnatrice è irremovibile e quindi le risparmiamo totalmente decidendo di rispedire alla BA la cassa di legno stile animale feroce.DSC_0013.JPG
Il tempo è bello: limpido con un sole che sembra quello di montagna, ti scotti ma non fa caldo. La città vista dall’autostrada è un misto di ogni metropoli che ho visto nel mondo. Forse ce l’aspettavamo più piccola, più africana, ammesso che il nostro concetto di africano significhi qualcosa nella realtà.
Arriviamo ad Out Bay, che letteralmente significa la baia fuori. Le montagne alte e spoglie che la sovrastano, la vegetazione ricca e curata, le case arrampicate sul costone la fanno assomigliare ad uno dei molti luoghi ameni sulla costa francese. La casa è in stile vittoriano, il giardino piccolo e terrazzato dal quale accediamo alla sala ampia e con un bel balcone soleggiato. Ci colpiscono I colori dell’arredamento anche questo molto mediterraneo. La cucina a cui si accede sia dalla sala che dal corridoio, è ampia e piena di luce, con un isola centrale che la rende armonica e funzionale allo stesso tempo. La nostra camera da letto ha un bagno piuttosto originale con la vasca al centro della stanza e una doccia formato famiglia. Una parete di legno laminato in metallo divide il bagno dalla cabina armadio attraverso la quale si accede alla camera. Tutta bianca invasa dalla luce che entra dalle tre finestre e con tocchi di colori dati da piccoli quadri alle pareti che richiamano I colori dei cuscini sulla coperta bianca anch’essa.
La camera del piccolo lupo, adiacente alla nostra ha un grande letto imbottito e come tutte e cinque le stanze da letto ha il suo televisore e la sua poltroncina In vimini. Ci sta come un re.
La piscina è minima ma abbiamo già capito che Giobbe l’ha adottata come vasca da bagno personale.
La vista dalla camera e dalla sala si apre sulla spiaggia bianca spazzata dalle onde oceaniche. Dal bagno vediamo le montagne sovrastanti. Un paesaggio proprio niente male.
Pranziamo in un piccolo caffè a cinque minuti da casa, facciamo un po’ di spesa e tra una cosa e l’altra ci ritroviamo sotto le coperte appena scende il sole.
Sono passati dieci giorni dal nostro arrivo. Abbiamo affittato una macchina con la guida a destra e non facciamo che ricordarci l’un l’altro da che parte della strada bisogna guidare. Abbiamo visitato la città e alcuni dei paesi vicini. Uno di questi è praticamente un porto pescherecci. Il pesce si compra molto bene ed è divertente andare a curiosare nei cantieri. La maggio parte del lavoro viene fatto artigianalmente e I pescherecci hanno degli scafi enormi a guscio di noce che pescano più di un traghetto.
Bimbo Lupo è affascinato dalle nuove cose che vede e la sera invece di WOODY gli prendiamo un video di Walt Disney quello che gli piace di più è la carica dei 101 che abbiamo dovuto comprargli, in inglese naturalmente.
Qui la gente è molto gentile, se entri in un negozio per chiedere un’informazione subito trovi qualcuno che ti da una mano, un suggerimento: oggi per esempio sono andata in farmacia per chiedere l’indirizzo di un pediatra e una signora che si trovava li per comprare delle medicine subito mi ha dato il nome del suo. Al supermercato spesso non troviamo quello che la cuoca ci dice di comprare e, incredibile, da dietro il bancone della carne, di un supermercato grande come l’Euromercato, esce un inserviente e ci accompagna scaffale per scaffale a cercare quello che ci occorre. E’ come se la gente avesse sempre tempo e voglia di essere d’aiuto.
La città è molto grande e ce n’è davvero per tutti I gusti, lo stesso si può dire per le case.
Grandi piccole, nuove e vecchie con prezzi che vanno dalle 900.000 ai 4.000.000, c’è solo l’imbarazzo della scelta e chiaramente un sacco di tempo per correre da una parte all’altra.
Lupetto ha imparato a dire un sacco di cose nuove e ad usare I verbi. Inutile dire che comincia a scimmiottare I primi suoni in inglese data la frequenza con cui guarda I cartoni animati.
Non beve più camomilla ma solo latte: quasi un litro al giorno.
La cucina locale gli piace molto e mi sa che dovrò imparare anch’io a cucinare alcuni dei suoi piatti preferiti come la casseruola di pollo o la torta di patate e carne trita.
Potrei andare avanti a raccontare per sempre ma se voglio spedire devo assolutamente terminare.
Oggi ci hanno chiamato degli amici che forse verranno a trovarci a novembre. Noi a dicembre andremo in Namibia con la macchina e probabilmente passeremo un natale e un capodanno a 40 gradi. Speriamo che possiate venire presto a trovarci anche voi. Ci stiamo informando per I vitigni, dite pure a zia Silvia che presto riceverà notizie.