Downshifting?!

La vita è un gran rompicapo. Insomma non se lei vive te, ma quando si prova a scendere in campo, a decidere della propria velocità, ad agire per fare una, anche se piccola, differenza, allora è come se la mia potenza di calcolo scalasse la marcia, per affrontare salite e discese con 90% di pendenza.
La paura del dislivello può accendere o congelare e in entrambe i casi è molto difficile passare allo step successivo. Considerare il bilancio danni benefici. Spesso si contano moltissime azioni intraprese e non lontano dallo zero a compimento. O così mi sento in questo periodo. Tempo fa mi era stato intimato di fare meno. Ci ho provato. Ci ho provato come so farlo, cioè togliendo l’aria a quelle attività che richiedevano un azione.
Però nel frattempo le poche attività rimaste hanno preso + spazio e se dovessi giudicare in questo momento tutto quello che era piacere e divertimento non c’è +.
Rimane la percezione di alcuni buoni momenti, ma è scomparsa l’attesa per quel futuro imminente che contiene la promessa di un domani migliore. Domani, che forse non arriva mai ma la cui ipotesi è godibile e immediato piacere. Un piacere ipnotico certo, che non è diverso da quello del criceto sulla ruota, ma innegabilmente un piacere.

Il piacere è quello che ti aiuta a tener botta, quando sei stanco, quando non sai perché, quando ti chiedi cosa ci fai qui.
Tolto il piacere, il cosa ci faccio qui non è più una domanda ma piuttosto un insolente sfottò.
Posso dire che lo faccio per i miei figli e chi potrebbe biasimarmi? No, lo faccio solo perché oramai ci sono stata per mezzo secolo e tanto vale che vedo come va a finire. In verità lo faccio perché è una sorta di resa incondizionata. Forse incondizionata è una parola grossa. Chi si arrende senza trattare? non lo facciamo nemmeno in punto di morte o davanti all’ineluttabile. Anche se abbiamo le labbra serrate e gli occhi chiusi in attesa, non smettiamo di chiedere …fai almeno che…
eppure se avessi adesso tre desideri da esprimere cosa sceglierei?
Forse sceglierei l’amore, quello vero, immutabile, eterno, inestinguibile… ecco poi non è così difficile dissipare tre desideri e ritrovarsi sulla solita giostra sbatacchiata su e giù. E pensare che avrei potuto chiedere di concludere presto il mio viaggio, immensamente ricca e senza dolore!