E’COSa ‘E NIENTe

Moriamo ogni giorno ma ce ne accorgiamo raramente. Sono stata qui ma da quanto tempo non abito veramente + questo luogo?

La trasformazione a zero entropia del ciclo, una sequenza di cicli a movimento o variazione talmente lenti, da raggiungere una completa trasformazione senza che nessuno, nemmeno l’essere o oggetto trasformato abbia potuto opporre la benché minima resistenza, perché non c’era veramente “nulla” a cui resistere.

Il cuore mi batte in petto come un piccione spaventato, ma io sono immota, come le sbarre di una gabbia. Se la gabbia potesse, lo lascerebbe uscire.

Respirare è faticoso come se invece dell’aria stessi respirando liquido, Il cervello corre a sostentare ogni opzione, ricordo, proiezione. Fa calcoli senza sosta . Ogni cosa è collegta e non c’è un posto nel quale fuggire. Dimenticare si, quello è possibile, l’oblio che tanto va di moda tra droghe psicotrope dispensate dai terapisti e droghe per tutti consentite dalla legge, c’è solo il piccolo inmbarazzo del momento in cui devi ammettere a te stesso che se non ti stoni se non perdi coscienza, se non ti giri dalla parte opposta di dove accadono le cose sgradevoli non sei in grado. In grado di? Essere .

Ma esistere ed essere sono la stessa cosa?

C’è troppo di tutto un saturo insopportabile che ti perseguita anche nel sonno , che ti accoglie appena apri gli occhi magari sullo schermo del cellulare.

Pace vorrei solo pace. Poi mi assale il pensiero che quello che mi spaventa veramente e l’opportunità di scegliere qualcosa di diverso. La responsabilità della scelta mi manda in afasia il cervello.

Allora penso che sono stanca di essere tradita, mollata piantata, ma esiste qualcuno di almeno soltanto un po’ affine a me? Ci sarà nel mondo universo almeno un essere umano che non mi faccia sentire sola e così lontana e diversa ?

Quelli che si sposano, quelli che sposano una causa, una professione, una perversione…tutti surrogati che ci distraggono, ci tengono impegnati, mentre la vita passa.

Oggi mi sono rifugiata nel mio ufficio, ho acceso la stufa e ho pensato quanto era bello e quanto sono fortunata ad avere un posto tutto mio. Non voglio fare finta che sia cosa da niente. Non voglio ridurre la mia vita alla polvere che si attaccherà alla suola del prossimo arrivato.

Voglio essere coraggiosa e soprattutto voglio lottare per me , per questa vecchia stufa, per i miei brutti cani, la mia vecchia vespa, la mia finestra sul bosco …tutto quello che ho e potrei rischiare di buttare via come ciarpame senza valore

È sempre cos’e nient.

Tutte le situazioni così l’abbiamo risolte: è cosa ’e niente, è cosa ’e niente. Non teniamo che mangiare: è cosa ’e niente. Ci manca il necessario: cosa ’e niente. ‘O padrone muore e io perdo il posto: vabbuo’ cosa ’e niente, cosa ’e niente.

Ci negano il diritto della vita: è cosa ’e niente.

Ci tolgono l’aria: vabbuo’ che vvuo’ fa’, è cosa ’e niente. Sempre cosa ’e niente.Quanto sei bella. Quanto eri bella. E guarda a me, guarda cosa sono diventato.A furia ‘e ddicere “è cosa ‘e niente” siamo diventati cos’e nient io e te.

Chi ruba lavoro è come se rubasse danaro. Ma se onestamente non si può vivere, dimmi, dimmi “vabbuò è cos’e nient. Non piangere è cos’e niente. Se io esco e uccido a qualcuno è cos’e nient. E se io impazzisco e finisco al manicomio e ti chiedono perché vostro marito è impazzito tu devi dire: è impazzito per niente. È cos’e nient.

È niente. È sempre cosa ’e niente.

(da PEPPINO GIRELLA di Eduardo De Filippo)