Cara la forza, poca la grazia

Cara forza ammalante,

grazie per esserti prodigata in attenzioni e mi sento in colpa di essermele meritate. Io pensavo di fare un giro per questi miei oltre 50 anni e di ritrovarmi per certi versi, ma come spesso accade sembra proprio che mi sia persa.

Vivo nel bosco, sono vegana, mi piace il mare e il cielo, forse c’è troppo azzurro e troppo verde nel mo panorama quindi è normale che l’artista e creatrice abbia pensato di aggiungere del colore, che so’ un bel rosso sangue o un po di nero fumo. I contrasti mi sono sempre piaciuti, come il cielo a sette strati dell’africa meridionale, o lo strillo a diecimila decibel di un neonato non + grande di 4 palle da tennis.

Anche al mio medico piacciono i contrasti, è biondo ma vorrebbe essere mediorientale, quando gli cascheranno tutti i capelli sarà forse finalmente credibile, lo dico perché qualche volta se li rasa a zero e assomiglia a un macellaio kosher.

Oggi ero nel suo studio e cercavo di capire quello che stava tentando di spiegarmi, ma è qualche giorno che ho perso un po’ la bussola e faccio fatica a mettere in sequenza i pensieri, come se tra uno e l’altro arrivasse una frequenza disturbante che mi fa perdere il filo.

Mentre ero sdraiata nel grande magnete con le cuffie sulle orecchie e il campanellino x segnalare un disagio tra le mani, quei suoni così fuori dal quotidiano e così immediatamente ravvicinati mi hanno completamente rilassato. Sono caduta in un sonno profondo in poco + di 15 minuti. Mi era gia accaduto qualche anno fa, comincio a pensare che per qualche motivo quei suoni mi siano familiari e gradevoli, come al solito la mia esperienza è discorde con le altre…che importa, mica ci si può chiedere il perché di tutto, e per tutta la vita…tanto le risposte tardano a venire e di solito arrivano proprio quando non ti stai chiedendo un bel niente.

La cosa strana è che pur facendo fatica a seguire una serie di indicazioni semplici tipo: prendi 10 gocce poi guarda il tramonto sputa interra e sposa l’universo, ho grande capacità di penetrazione nel seguire un ragionamento, uno scenario, una situazione complessa a + voci parlanti. Ricordo da dove siamo partiti, qual’è loggetto del contendere e tutte le cose che sono state dette, tranne il nome specifico delle persone, anche di quelle che vedo tutti i giorni.

Alla riunione di redazione di ieri ho fatto una lunga figuraccia continuando a indicare invece di nominare i presenti.

Forse è arrivato il momento di andare a Las Vegas per tentare una vittoria all Rain Man. Qui è tutto terribilmente noioso, ogni cosa sembra gia detta e gia fatta, non si muove foglia che non profumi di soldi, soldi che devi spendere ovvio.

Ieri i francesi che stanno nel mio appartamento mi hanno raggiunto nell’orto per dirmi che si sarebbero trattenuti ancora una notte. Ero tutta imbrattata di fango perché qui piove da settimane, quello + grasso, l’allenatore di tennis, dice a quello + magro, il padre del campione del torneo, ma se poi tuo figlio non vince e quindi non ci fermiamo abbiamo buttato via i soldi. E l’altro sempre sottovoce, sperando che il mio francese non sia così buono e i miei timpani induriti, bhe adesso le ho gia dato i soldi me lo potevi dire prima…poi si gira e con faccia di tolla alla francese mi chiede…ma se non restiamo me li rende?

Io penso tra me e me, ma che razza di persona sei? facevi finta niente e mi pagavi domani se restavi, tanto era quasi buio e io ero immersa nel fango fino alle ginocchia! No perché il trend è essere sempre molto corretti e chiedere direttamente le cose più sconvenientemente meschine…ho alzato lo sguardo, ho visto due idioti in difficoltà e ho risposto, Si Certo.

Ogni giorno scarto milioni di pensieri che mi balzano in mente, se dovessi giudicare ogni gesto o persona, se dovessi sempre domandarmi se ho fatto bene..forse non mi alzerei nemmeno dal letto. Quindi quando mi si chiede di allontanarmi dal giudizio di essere alla giusta distanza, io veramente faccio fatica a seguire, mi si annebbiano i pensieri, divento torpida, colpita da vibrazioni disturbanti…mi perdo.

Quindi cara forza ammalante siamo tutti alla stessa festa, ci sono miliardi di invitati, cerca di non trascurare i tuoi ospiti, ma anche di riposarti. Sai, lo sto imparando a mio spese, la forza a volte può venire a mancare e tuttavia è un bene.