Forse è anticostituzionale ma sarei interessata a sapere la vostra e non su FB, tipo: si, no, incerto. mi interessa anche di quelli a cui non frega nulla. potete tener in cp gli altri oppure no , tutti i commenti sono graditi
e…spero che il sole vi illumini
Ho mandato questa mail a 25 amici
quelli che mi hanno risposto, lo hanno fatto privatamente, quindi ora che tutto è concluso, pur mantenendo l’anonimato per ognuno, ripubblico qui il contenuto delle mail, nell’ordine in cui le ho ricevute, Grata della fiducia accordatami…mi chiedo se non aver fiducia nel cambiamento o averne troppa non siano facce diverse di una stessa medaglia.
-ah ah, la mia te la dico, non ho capito se ti va bene o no un si, no, incerto, non ho più voglia di argomentare, tenuto lunghe chiacchierate in questi giorni con amiche varie, ti dico semplicemente ASSOLUTAMENTE NOOOOOOOOOOOO!
-come mai questo interesse? io voto no
-Cara Priscilla, io voterò Sì e le ragioni te le spiegherò a voce (almeno questo mi dà una speranza di vederti!!!)
-Io sono banalissimo: Non voto Si perché non ho fiducia in Renzi, nella sua capacità di intervenire su di una riforma così importante. Non voto NO perché sarebbe importante modificare lo stato delle cose, vecchie e anacronistiche rispetto ai tempi che corrono. Voto NI e spero che il sole mi illumini.
-Istruzioni per il voto: se vuoi votare NO metti una X sul NO, se invece vuoi votare SI cancella il NO con una X. Io ho trovato queste istruzioni oggi e visto che le ho capite mi atterrò a tali istruzioni…😉
-A prescindere dalle posizioni sul voto, il dibattito sul tema ha raggiunto livelli bassissimi. Fino a oggi ho cercato di stare fuori il più possibile dalla tempesta mediatica sul tema. Ho cercato di non farmi influenzare dal fronte del sì e dal fronte del no. Non esiste nessuno del quale io mi fidi così tanto da affidare il mio voto ad un’opinione altrui. Mi ero ripromessa che avrei letto da sola il testo e avrei deciso con la mia testa. Non mi sono mai espressa, ho vissuto l’indecisione più totale per la maggior parte della campagna elettorale. Non l’ho fatto perchè ho ritenuto che qualsiasi scritto avessi mai potuto condividere non avrebbe aggiunto valore al dibattito. Riconosco la mia ignoranza sul tema. Mi sono informata, per quello che mi è stato possibile e penso comunque di essere arrivata alla mia scelta. Il fronte del NO dice che chi vota SI non ha capito, il fronte del SI dice che chi vota NO è contro il cambiamento, complottista e grillino. Il tema cambia ma la generalizzazione e il giudizio verso gli altri resta. La bellezza della cabina elettorale è che puoi votare quello che ti pare senza il rischio che quello sui cui apponi la tua X modifichi in alcun modo la percezione che gli altri hanno di te. Per rispondere alla tua domanda, ho deciso di votare NO. Non perchè voglia mandare a casa Renzi o cose simili , ma perchè non me la sento di prendermi la responsabilità di cambiare la costituzione non avendo capito un cazzo. Tu che idea ti sei fatta?
-Ciao cara, io voto Sì. La considerazione che segue mi è piaciuta molto (non è mia)……Poniamo che la proposta di modifica costituzionale x cui voteremo domenica sia già legge. E quindi operativa. Poniamo quindi che x cambiare il suo contenuto foste chiamati a votare x questi temi:
Aumento del numero dei senatori da 100 a 315
Introduzione dell’obbligo di votazione da parte anche del senato x tutte le materie per cui sia sufficiente il solo Voto della camera.
Creazione di 110 nuove province.
Aabolizione tetto stipendio x consiglieri regionali. (Quindi da max 5000 € a €12000. ) Poniamo che fosse così. Come voteresti?
-Ti risponderò a voce. Baci
-Pensavo di non andare a votare, ma ieri ho letto l’analisi di un collega di economia e penso che forse sarebbe il caso di votare sì, anche se – come al solito – hanno pasticciato sull’idea originale, che mi sembrava per niente male. Se hai voglia di leggerlo, ne possiamo comunque parlare. Sentiamoci dopo
-Ti rispondo felice di farlo. A poche ore dal referendum ho trovato le parole che mi rappresentano, é piú di un mese che leggo in modo bulimico tutto e incarno il malessere del Paese, domani nel segreto dell’urna scriveró la parola ippopotamo, quell’animale che non ho mai veramente capito, come veramente non capisco piú perché io debba impegnarmi così tanto per comprendere di essere sotto ricatto: le riforme sono necessarie perché il Paese soffoca ma nel merito sono fatte con il deretano, soprattutto quella piú importante che riguarda il Senato. Soffocare o andare a cagare, non mi interessa nessuna delle due opzioni. E non ne sono felice perché in entrambe le vittorie il Paese rimane in gravissima sofferenza, e lo é da tempo. Noi con lui. Internazionale: Con il referendum è tornata la politicahttp://www.internazionale.it/opinione/giovanni-de-mauro/2016/12/01/referendum-politica-occasione
x quanto mi riguarda condivido le preoccupazioni dei maggiori caldeggiatori del NO, ossia le Isole e la Campania:
i senatori-consiglieri regionali o sindaci avrebbero comunque goduto dell’immunità “personale” ex art. 68, comma 3 Cost. Il che ha suscitato malevole, ma non infondate interpretazioni, correndo così il rischio, il Senato, di essere trasformato in un refugium peccatorum in conseguenza dell’attuale abnorme numero dei consiglieri regionali indagati (o addirittura rinviati a giudizio).
e …sposo la tesi di Giovanni Demauro
“La particolarità del referendum senza quorum la rende una scelta dal significato politico forte, perché è un’astensione che non mira a sabotare lo strumento referendario – dato che non ne impedisce la riuscita – ma a evitare che il risultato sia usato per fini che nulla hanno a che vedere con il merito del quesito (se l’affluenza dovesse essere bassa, sarà più difficile per Renzi o Grillo appropriarsi trionfalmente della vittoria)”.
Come per la redazione dell’Internazionale, anche i miei amici sembrano equamente suddivisi in 3 fazioni.
Immagino che questa sia l’Italia e sullo stato di fatto delle cose, non solo limitate alla coscienza politica del Paese, pazienza e grande capacità di osservazione sono a mio avviso strumenti appropriati.
Credo che al nostro Paese, preso nella sua interezza e quindi anche come risultato delle sue incongruenze, si possa riconoscere l’attuale incapacità di assumersi la responsabilità di fare senza capire. Non siamo la Germania.
Ci dicono che abbiamo problemi gravissimi, che stiamo tutti a un passo dal pagare personalmente. Abbiamo una grande capacità di accoglienza, incongruente con un piccolo territorio per lo + montano. Siamo i + grandi critici di noi stessi…mai sentito un italiano parlar bene del suo Paese. Abbiamo un modello per imprinting basato sull’unica struttura che ci salva sempre il deretano: la famiglia. Siamo molto diversi sia conseguentemente all’influenza delle terre all’interno del nostro perimetro che di quelle confinanti. Il mare da un lato, le montagne dall’altro, sono i capisaldi della nostra unità e della nostra ospitalità. Il mondo fuori dai confini italiani preme e freme di unità. Unità religiosa, unità economica, unità di genere..Non abbiamo mai il potere di volere ciò che desideriamo e questo non è solo Italiano ma dell’essere umano.
mi sembra di cogliere per un attimo l’ incongruenza tra unità e sopravvivenza della diversità
Grazie per resoconto di tutti, curioso che due citino lo stesso articolo, Giovanni De Mauro quindi illuminante o capace di dire le parole per dirlo. Nessun tono grave da queste risposte, piuttosto un travaglio, che non è il giornalista. Comunque ha vinto il no in modo smodato. Sia quel che sia.