La mia gatta miagola incessantemente da qualche giorno, i gatti sono creature notturne. Due sere fa mentre uscivo sul terrazzo a prendere l’acqua minerale lei ne ha approfittato per uscire.
Non abbiamo più visto traccia di lei x 48 ore. Mio figlio Geo ha pianto 20 minuti tra le mie braccia chiedendosi perché le volpi devono mangiare i gatti, perché i gatti non hanno buonsenso… nel mentre gli dicevo di non fare tutti quei cattivi pensieri, che magari si stava semplicemente divertendo con altri simili… che gli animali hanno le loro necessità e non è giusto essere egoisti con loro solo perché vogliamo proteggerli… che dobbiamo rispettare le loro scelte anche se ci fanno soffrire…
ieri mattina ho trovato la gatta arrampicata a 5 mt sull’albero del vicino e alle sette di mattina, con la scala e un freddo che rendeva tutto immobile e irreale, l’ho riportata a casa.
La felicità di mio figlio, la possibilità meschina di tacitare il mio senso di colpa? Questa notte ho ignorato l’incessante miagolio mettendo tra me e la gatta due porte e un piano di scale.
Dopo il recupero sono andata in palestra e il mio istruttore di Pilates ha incessantemente parlato delle fasi del sonno, gli altri 4 che frequentano la mia stessa ora sembrano avere tutti problemi di insonnia, qualcuno tal volta cede alla tentazione del sonno chimico. Ascoltavo con poco interesse per le nozioni e molto per l’esperienza umana. Mi vengono in mente le parole di Claudio, quando interpellato in merito alla sensazione di inutilità o di frustrazione nel trovarsi davanti a scelte importanti, ha risposto “si anch’io, ma no, io dormo” riferendosi al fatto che diversamente da me lui non aveva , a causa di ciò, disturbi del sonno.
Dopo la palestra e il pranzo dai miei ho preso senza troppo riflettere le vie del centro. Sabato è una giornata in cui fare shopping è massacrante, ma, come dimostrano due sacchetti di carta pieni di oggetti irrilevanti, abbandonati in cucina, calze, libri, blue ray, l’obbiettivo non era approvvigionarsi di articoli in saldo.
Do aver lasciato i figli con il mio ex marito, mi è balenato in testa di chiamare un amico che non vedevo da un po’. Poi l’esigenza di libertà nei movimenti e nelle scelte ha avuto la meglio.
Vagando e divagando per le strade di Milano sono stata colpita dalle vetrine ancora piene a due settimane dall’inizio dei saldi.
Alcune insegne dai contenuti ammiccanti mi hanno riempito di tristezza. I commenti delle persone che occupavano gli stessi angusti spazi alla ricerca di un irrinunciabile oggetto dei desideri mi hanno accompagnato per ore.
Alle 8, quando ho raggiunto un amica al cinema avevo collezionato badilate di occasionale e abbondante, espressiva e variegata umanità, sotto forma di i incontri e interazioni casuali.
La Talpa mi ha tenuta due ore inchiodata allo schermo, non riesco a trovargli un difetto, fatta eccezione per la sala, + angusta e puzzolente di quanto sia verosimile per un cinema di prima visione x quanto a Pavia. Per alleviare la tensione sulla schiena che risentiva degli esercizi della mattina, Infilo la giacca tra me e lo schienale. Sarà stato in questo modo o forse poco dopo, nel bar dove ho invitato la mia amica ad un irish coffe, che avrò perso la banconota da 50 euro che avevo messo nel taschino frontale insieme al telefono.
Me ne sono accorta solo arrivata a casa.
Sono salita in stanza con almeno 10 riviste acquistate di recente alcuni libri mezzo iniziati, ma dopo qualche minuto, nonostante il gatto continuasse a miagolare fuori dalla mia porta, sono caduta nel sonno. la prima volta mi sono svegliata verso le tre, con l’intenzione di mettere una seconda porta e le scale tra me e il gatto molesto.
Alle prime luci dell’alba ho ceduto alla preghiera incessante del quadrupede domestico e sono uscita a liberarla in giardino. Tornata a letto cercavo di concentrarmi sul nullapensiero e tornare a dormire, ma come vento tra le lenzuola un idea incontenibile gonfiava i miei pensieri . I poveri non hanno accesso al credito! La costituzione di società a costo zero, l’abbattimento degli onorari imposti dalle categorie professionali, la liberalizzazione di alcuni settori merceologici e fasce orarie di commercio, hanno cominciato a impastarsi con la visualizzazione di questi 50 euro che escono dalla ia tasca e sono trovati da qualcuno, chi? Qualcuno che ne avrà potuto godere e forse per il buon umore di inaspettata buona sorte abbia avuto una ricaduta anche migliore su chi non va al cinema, o non entra nei bar,che non ha accesso al credito ne soldi da spendere in quei luoghi.
Una fantasia paragonabile a quella che ho inscenato per calmare le lacrime di mio figlio, che pensava alla volpe, alle macchine che corrono veloci sulle strade di campagna, ai gatti senza giudizio.
Però alla fine il gatto era vivo, e se premeva per uscire ancora questa mattina qualcosa di buono e di irrinunciabile la fuori ci dev’essere, non solo per i gatti intendo.
Forse no, i criceti corrono in una ruota di plastica all’interno di una gabbia, chi sa cosa gli frulla in testa. é buffo perché un criceto di peluche meccanico con molti accessori tra i quali la gabbietta con tanto di ruota, riscuote parecchio successo sulle letterine a babbo natale degli ultimi due anni. Chi è mi chiedo, quel genio del male che ha saputo lavorare sull’immaginario infantile tanto da fargli desiderare la rappresentazione di una vita in prigionia?
Un topo che non mordicchia, non rilascia sgradevoli ricordini, non fa danno alcuno a chi potrebbe mai interessare se non ad altri topini che possono esercitare e scaricare l’esperienza di prigionia su un simulacro di plasica? Non è un pensiero originale, Filip Dick ci ha scrito un fantastico romanzo di psico fantascienza,anche se meno famoso di Blade Runner.
I suoi racconti sono diventati soggetto di film best sellers solo quando lui era oramai impossibilitato a vederli da due metri di terra o poco + che pesano sulla tomba in cui giace a Santa Ana, California
Anche per Le tre stimmate di Palmer Eldritch c’è quindi la chance che diventi un interessante film i 3d
speriamo solo un FILM.