Acqua, referendum&bufale

Dal titolo sembrerebbe l’ennesima catena di pizzerie e un po’ lo è, la solita pizza farcita dei condimenti + pittoreschi e gustosi, ma questa pizza, viene servita direttamente a casa via mail o puoi consumarla nei vari blog+ o – autorevoli o autoritari, digitando su google le parole “Sono una ricercatrice, mi  occupo di diritto ambientale” o anche semplicemente :Referendum acqua
In merito alla mail che ha fatto + volte il giro del paese, che ci implora di fare proselitismo a proposito di una presunta circolare interna all’emittente nazionale,e che personalmente ho ricevuto da una decina di mittenti diversi, ho chiesto direttamente ad alcuni colleghi interni alla Rai, pubblico, in basso, una delle risposte.
Qusto link invce è alla pagina della ricercatrice in questione che ribadisce quanto detto dal collega RAI
Mi sembra importante aggiungere che questa mail/catena, ottiene un unico risultato: concentrare molta attenzione su un ipotetico e non ben identificato cattivo, distraendo l’attenzione dalla vera informazione ossia:
Per cosa realmente siamo chiamati a votare lunedì? E rispetto alla prima chiamata al referendum?
Ancora non sembra ci sia una risposta chiara e definitiva, riguardo a giugno, che spetterà alla cassazione.
Se qualcuno dei destinatari è meglio informato in merito mi auguro di ricevere news.
Tra le varie cose lette a questo proposito, linko un articolo di “repertorio” sull”argomento referendum che mi è sembrato interessante
Oggetto: Re: I: Importante passaparola!

Data: 11 maggio 2011 18.04.33 GMT+02.00

Scusa se ti rispondo solo ora, ma ho preferito prima documentarmi. Trattasi di bufala, nel senso che un mio collega dell’Esecutivo Usigrai ha contattato direttamente l’autrice della mail. A quanto pare dice di essere stata strumentalizzata e che sono state fatte delle aggiunte alla sua mail.
Dunque, la circolare aziendale non esiste, mentre c’è un regolamento approvato (a fatica dalla commissione di vigilanza) che stabilisce le modalità dell’informazione. Detto questo però c’è da supporre che soprattutto i tg più vicini al presidente del Consiglio, non avendo alcun interesse a parlare di referendum, limiteranno l’informazione sui quesiti anche dopo la tornata amministrativa. Però non c’è alcun divieto.
A presto
Marzio