Pensieri neri di luce

Forse se n’è sempre parlato o forse no, attualità o storia, è una sensazione: scegliamo di diventare umani o ci estingueremo!
Davanti a una scelta, con troppe opzioni o con nessuna, cerco ispirazione. Quando faccio progressi mi congratulo con le mie intuizioni, quando non riesco a comunicare con chiarezza, temo e mi spavento davanti al percorso già intrapreso. Non c’è stabilità, non c’è centro di gravità permanente?
Come su una giostra che impazza, lo so che è solo una giostra, che ha una sua dinamica con un architettura costruita per dare la sensazione di instabilità, ma che al centro è tutto previsto e totalmente rutinario.Però nel moto della giostra mi sento periferica, instabile, precaria;incapace di dosare le emozioni,positive e negative.

Penso alla periferia di questa giostra dove mi trovo, come a un posto molto in alto o molto in basso

Quando si è molto in alto o molto in basso tutta la massa diventa distante, irraggiungibile eppure incombente, gravosa. Quando si è molto in alto o molto in basso l’ascolto diventa sopravvivenza.

La giostra non mi da la possibilità di rilevare quando e quanto sono in alto o in basso. Ne accuso la forza, cavalco onde centripete e centrifughe, per non mollare, per esserci. All’improvvisoun oceano disilenzio” ascolto per afferrare se è vero che bisogna resistere o non sarebbe invece l’ora di mollare…